Semaglutide efficace nel ridurre il rischio cardiovascolare nei pazienti obesi o in sovrappeso cardiopatici ma non-diabetici


Uno studio multicentrico ha valutato l’efficacia della Semaglutide, un farmaco incretino-mimetico, nel ridurre il rischio cardiovascolare in soggetti in sovrappeso o con obesità, non-diabetici e affetti da una malattia cardiovascolare.

Lo studio ha riguardato circa 17.600 pazienti adulti, tutti con un indice di massa corporea ( BMI ) uguale o superiore a 27 e affetti da una malattia cardiovascolare clinicamente confermata.
Nessuno dei partecipanti doveva essere affetto da diabete mellito.
Dopo la fase selettiva, i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: il primo gruppo, sperimentale, ha ottenuto la somministrazione della Semaglutide per via sottocutanea una volta alla settimana, con un dosaggio incrementale fino a 2,4 mg di mantenimento; il secondo gruppo, di controllo, ha invece ricevuto la somministrazione di un placebo, sempre per via sottocutanea.

La sperimentazione è durata in media circa 2 anni e 10 mesi; il follow-up medio ha superato i 3 anni.

I pazienti del gruppo sperimentale hanno riportato un rischio inferiore al 20% di sviluppare un evento cardiovascolare grave, come la morte improvvisa, l’infarto miocardico acuto e l’ictus.

Gli eventi avversi, soprattutto di natura gastrointestinale, si sono verificati con una frequenza maggiore nei partecipanti che hanno assunto la Semaglutide rispetto a coloro che hanno ricevuto il placebo.

In conclusione, la Semaglutide si è rivelata significativamente efficace nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari gravi nei pazienti obesi o in sovrappeso cardiopatici ma non diabetici.
Questo dato si accompagna alla già comprovata efficacia della Semaglutide di abbassare il rischio cardiovascolare nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2. ( Xagena_2023 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2023

XagenaMedicina_2023