Impianto valvolare aortico transcatetere non inferiore alla chirurgia valvolare aortica


Sono stati presentati i risultati della coorte A dello studio PARTNER, che ha confrontato l'impianto transcatetere della valvola aortica ( TAVI ) verso chirurgia di sostituzione valvolare in pazienti portatori di grave stenosi valvolare aortica sintomatica ad alto rischio chirurgico.

Lo studio ha coinvolto 699 pazienti di età media pari a 84.1 anni. L'endpoint primario dello studio ( mortalità per tutte le cause a 1 anno ) è stato ottenuto a un alto grado di significatività.

In particolare la TAVI è risultata non-inferiore alla chirurgia per mortalità per tutte le cause a 1 anno ( 24.2% vs 26.8% con una p=0.001 per non-inferiorità ).
La sottoanalisi per la metodica trans-femorale ha avuto risultati analoghi ( p= 0.002 per non-inferiorità ).

La mortalità a 1 mese è risultata inferiore a quanto previsto sia per la TAVI ( 3.4% ) sia per la chirurgia ( 6.5% ).

Sia la TAVI sia la chirurgia maggiore sono stati associati a peculiari rischi: per la TAVI si sono osservati un maggior numero di ictus maggiori sia a 30 giorni sia a 1 anno ( rispettivamente 3.8% vs 2.1% e 5.1% vs 2.4% ) senza, tuttavia, raggiungere la significatività ( rispettivamente p=0.20 e p=0.07 ) e si sono avute maggiori complicanze vascolari ( 11.0% vs 3.2%, p inferiore a 0.001 ).
I sanguinamenti maggiori e l'insorgenza di fibrillazione atriale sono stati significativamente più rappresentati nella chirurgia valvolare ( rispettivamente 9.3% vs 19.5%, p inferiore a 0.001 e 8.6% vs 16.0%, p inferiore a 0.001 ).

Il miglioramento della classe funzionale e i gradienti transvalvolari sono risultati equivalenti e stabili a 1 anno nei due gruppi. Nel gruppo TAVI si è osservata una più alta incidenza di rigurgiti paravalvolari ( p inferiore a 0.001 ).

Questi risultati, assieme a quelli della coorte B dello studio PARTNER, indicano che la TAVI è una procedura accettabile in alternativa alla sostituzione valvolare sia nei pazienti inoperabili sia nei pazienti considerati ad elevato rischio chirurgico. ( Xagena_2011 )

Fonte: American College of Cardiology ( ACC ) Meeting, 2011

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