Un accumulo di calcio nelle arterie può essere fonte di malattie coronariche e infarto miocardico


Nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, oltre a uno stile di vita più sano e un altrettanto sana dieta, c’è anche il tenere d’occhio i livelli di calcio nelle arterie.
Elevate concentrazioni di calcio aumenterebbero di 6 volte il rischio di malattie coronariche e di infarto miocardico.

Lo studio, condotto presso il Los Angeles Biomedical Research Institute negli Stati Uniti, in collaborazione con altri cinque siti, ha mostrato come un monitoraggio più frequente dei pazienti con accumuli di calcio nelle arterie coronarie potrebbe aiutare a determinare il rischio di infarto del miocardio.
Conoscere per tempo i livelli di concentrazione di calcio a livello delle coronarie può permettere ai pazienti di apportare modifiche al proprio stile di vita e ridurre il rischio.

E' stato valutato il rischio cardiovascolare su 6.778 soggetti di età compresa tra i 45 e gli 84 anni che facevano parte dello studio MESA ( Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis ).
Tutti i partecipanti non avevano storia di malattia coronarica prima di essere arruolati nello studio MESA.

Quasi la metà dei partecipanti presentava accumuli di calcio nelle coronarie fin dall’inizio dello studio.
La maggior parte di questi soggetti ha poi continuato ad accumulare il calcio durante il periodo di studio: i livelli sono stati misurati circa 2.5 anni dopo gli esami iniziali eseguiti per mezzo di tomografia computerizzata.

La revisione finale dei dati ha mostrato che coloro che presentavano un accumulo di calcio in 330 o più unità avevano un aumento del rischio di malattia coronarica o evento cardiaco 6 volte maggiore, rispetto a coloro i cui livelli di calcio erano nella norma o più bassi.
Anche dopo aggiustamento, il rischio permaneva indipendentemente da altri fattori di rischio.

Le scansioni seriali con la tomografia computerizzata permettono di identificare i soggetti ad alto rischio di infarto miocardico e di intervenire per evitare questi eventi mediante terapia farmacologica, cambiamenti dello stile di vita e altre modifiche.

Ulteriori studi sono necessari per determinare se le più frequenti scansioni di tomografia computerizzat possono essere un approccio conveniente per ridurre le malattie cardiache e coronariche. ( Xagena_2013 )

Fonte: Journal of American College of Cardiology, 2013

Xagena_Medicina_2013