Riociguat nell'ipertensione polmonare tromboembolica cronica e nell’ipertensione arteriosa polmonare


Due studi clinici di fase III valuteranno l’efficacia di Riociguat nei pazienti con ipertensione polmonare tromboembolica cronica e nell’ipertensione arteriosa polmonare.

Riociguat è il capostipite di una nuova classe di farmaci vasodilatatori, denominati stimolanti sGC ( guanilato-ciclasi solubile ).

Nel corso di uno studio clinico di fase II, Riociguat ha dimostrato di migliorare la capacità di esercizio nei pazienti con ipertensione polmonare tromboembolica cronica e ipertensione arteriosa polmonare, rispetto ai valori basali.

Lo studio di fase II, della durata di 12 settimane, in aperto, è stato condotto su 75 pazienti. La capacità di tollerare lo sforzo è stata misurata mediante il test della distanza percorsa in 6 minuti. Riociguat ha migliorato in modo significativo la tolleranza allo sforzo per tutti i pazienti. Inoltre, è stato riscontrato un miglioramento della misura di emodinamica polmonare, così come la classe funzionale NYHA ( New York Heart Association ).
Lo studio ha anche mostrato che Riociguat era anche ben tollerato e aveva un favorevole profilo di sicurezza.

L’ipertensione polmonare interessa circa 2,5 milioni di persone nel mondo.
La malattia è caratterizzata da un aumento della pressione sanguigna a livello dell’arteria polmonare, della vena polmonare o dei capillari polmonari, con conseguente brevità del respiro, capogiri, svenimenti e altri sintomi, che subiscono un peggioramento con lo sforzo fisico.
Nei casi gravi si ha sviluppo di scompenso cardiaco, e talora esito fatale.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS ), le categorie di ipertensione polmonare sono cinque: ipertensione polmonare tromboembolica cronica, ipertensione arteriosa polmonare, ipertensione polmonare con malattia ventricolare sinistra e ipertensione polmonare con pneumopatia e/o ipossiemia che comprende ipertensione polmonare con malattia polmonare cronica ostruttiva e ipertensione polmonare con malattia polmonare interstiziale.
Le terapie attualmente approvate sono utili solo per una piccola proporzione di casi di ipertensione polmonare.
Nonostante queste terapie, il tempo mediano di sopravvivenza per un paziente con ipertensione polmonare è di soli 5-6 anni dopo la diagnosi.

Riociguat agisce sullo stesso pathway di segnale dell’ossido nitrico ( NO ), il vasodilatatore presente nell’organismo degli esseri umani.
L’ossido nitrico rilascia i vasi sanguigni e facilita il lavoro dei polmoni e del cuore, modulando l’attività dell’enzima guanilato-ciclasi solubile. ( Xagena_2008 )

Fonte: European Respiratory Society ( ERS ) - Annual Congress, 2008



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